Sella Vittorio al Lauson (Rifugio)

Sella Vittorio al Lauson (Rifugio)

Sella Vittorio al Lauson (Rifugio)

Nel lontano 1850, in una delle conche più soleggiate del Parco Nazionale del Gran Paradiso il Re Vittorio Emanuele II stabilì una delle sue case di caccia. Nel 1913 il Re effettuò l’ultima battuta di caccia e sette anni più tardi donava la propria riserva (2100 ettari) allo Stato Italiano, creando il primo nucleo del Parco Nazionale destinato ad essere istituito il 3 dicembre 1922.
Nello stesso anno, l’allora presidente del CAI di Biella, Emilio Gallo, acquistò la casa di caccia del Lauson per trasformarla in rifugio alpino, la donò alla propria sezione CAI dedicandola a Vittorio Sella famosissimo fotografo, alpinista, esploratore biellese, nipote del famoso Quintino, ministro delle finanze e fondatore del Club Alpino Italiano.
Il caseggiato principale, lungo m. 32 e largo m. 5, consta di 7 camere tutte adibite a dormitorio, con possibilità di ospitare fino a 35 persone. Un secondo corpo di fabbricato, parallelo e retrostante, era in origine delle stesse dimensioni e serviva come scuderia, ma fu quasi totalmente abbattuto dalle valanghe. E’ rimasta solo la testata della parte sud che la Sezione riattò a refettorio e cucina.


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