Pelizzo Guglielmo e Giovanni (Rifugio)

Pelizzo Guglielmo e Giovanni (Rifugio)

Pelizzo Guglielmo e Giovanni (Rifugio)

Il rifugio Pelizzo si trova a poche centinaia di metri dal confine con la Slovenia, poco sotto la cima del monte Matajùr da dove si può godere un bellissimo panorama sulle Alpi Giulie e sulla valle dell’Isonzo.
Nella zona in cui ora sorge il rifugio, ai tempi della Grande Guerra, passava l’ultima linea di difesa italiana presidiata dalla 2ª Armata a protezione della pianura friulana, nel caso di sfondamento dei reparti combattenti nelle posizioni avanzate.
Il monte Matajùr passò alla storia in quanto, nel corso della battaglia di Caporetto, il tenente Rommel ne conquistò la cima. Il 24 ottobre 1917, dopo un lungo bombardamento, lo stesso, a capo di sei compagnie tedesche, lanciò una veloce offensiva, con la tattica dell’attacco a sorpresa, sul Colovrat e in breve tempo ne conquistò le cime. Invase quindi la vallata di Savogna ed attaccò il Matajur, difeso dalla Brigata Salerno.
Dopo 52 ore di marce sfibranti ed audaci combattimenti, ne conquistò la vetta facendo quasi 9000 prigionieri ed un enorme bottino di materiale bellico.
L’avanzata delle truppe nemiche fu uno dei più importanti episodi della battaglia di Caporetto perché fu determinante per la tragica ritirata italiana.
Il rifugio fu inaugurato nel 1975 dalla sezione CAI di Cividale del Friuli e intitolato a Guglielmo Pelizzo, sindaco di Cividale e senatore della Repubblica. Nel 2015, in occasione del 40° di fondazione, è stato re-intitolato rifugio Giovanni e Guglielmo Pelizzo.


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