Padova (Rifugio)

Padova (Rifugio)

Padova (Rifugio)

Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, l’esplorazione dolomitica ebbe un grande impulso. L’esigenza di avere dei punti di appoggio in quota, spinse molte Sezioni alla costruzioni di rifugi.
Quando, nel 1908, fu fondata anche a Padova la sezione del CAI, le cinque consorelle trivenete avevano già edificato alcune strutture.
La sezione patavina su impulso di alcuni soci fondatori, ricerca un sito su cui si possa edificare il primo rifugio sezionale. Fra le molte località che offre il Cadore, la scelta cade su Pra di Toro in Val Talagona.
Nella primavera del 1910 si posa la prima pietra ed il 14 agosto dello stesso anno ci fu l’inaugurazione con la dedica del rifugio alla città di Padova.
Durante la prima Guerra Mondiale l’edificio venne occupato dall’ Autorità Militare e riconsegnato alla Sezione nell’ottobre del 1918. I danni vennero riparati ed il rifugio ritornò presto in attivita.
Nel febbraio del 1931 una valanga distrusse il rifugio ma la Sezione, grazie all’aiuto del comune di Domegge, erige un nuovo edificio più moderno e riparato del precedente.
Nel 1956 in occasione del venticinquennale della ricostruzione, furono realizzati dei lavori di ammodernamento ed ingrandimento portando il rifugio alla possibilità di ospitare oltre 50 persone.
Negli anni a seguire ci furono altri lavori di miglioramento e di ampliamento, ma nel 1990, ottantesimo anniversario, si verifico l’inaspettato. A seguito di nuove disposizioni legislative e dopo una lunga trattativa con il comune di Domegge, la proprietà del rifugio passò all’Ente locale.
Il CAI di Padova ottenne un risarcimento per gli investimenti fatti, l’assegnazione della gestione ad una sezione del CAI (quello di Domegge) ed il mantenimento del nome “Padova”.

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