Somma Lombardo (Rifugio)

Somma Lombardo (Rifugio)

Somma Lombardo (Rifugio)

La storia del rifugio ha origine agli inizi degli anni ’50, non appena l’allora sottosezione CAI Somma Lombardo divenne Sezione autonoma.
I soci aspirano da subito ad avere un rifugio sezionale e l’occasione giunse presto dalla alta Val Formazza, ove sorgeva il cantiere dedicato alla costruzione della diga dei Sabbioni.
Si trattava di un caseggiato, in pietra viva e calcestruzzo, adibito a convertitrice, costruito dalle società costruttrici della diga, Edison e Girola, per la trasformazione dell’energia elettrica usata nelle cave in galleria.
L’allora presidente della Sezione, Ambrogio Rossi, fece seguito alla proposta giunta dall’impresa Girola ed una volta sentito il parere favorevole dei membri del consiglio direttivo, iniziò le trattative per l’acquisto.
Dopo lunghe trattative si definì il prezzo in £ 400.000. Molto sommesi, soci CAI e non, contribuirono al progetto, anche l’amministrazione comunale, lusingata dal fatto che il rifugio sarebbe stato intitolato alla città, contribuì concedendo ben £ 150.000.
Dopo quattro anni i lavori la ristrutturazione della convertitrice ebbero termine ed il 13 settembre 1959 si tenne l’inaugurazione con la partecipazione di molte personalità tra le quali l’allora Presidente Generale del CAI Virginio Bertinelli, ma anche tanta gente comune, tra cui i volontari che contribuirono alla realizzazione del rifugio.
Nel corso degli anni si effettuarono altri lavori di ampliamento, ristrutturazione e miglioramento del rifugio per renderlo più accogliente ed al passo con i tempi.


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