Bonardi Carlo (Rifugio) già Rifugio al Maniva (privato)

Bonardi Carlo (Rifugio) già Rifugio al Maniva

Bonardi Carlo (Rifugio) già Rifugio al Maniva

Nel 1928 lo Sci Club della sezione CAI di Brescia convertì l’ex caserma Lite al Maniva, ormai abbandonata, in ricovero per gli sciatori; le venne dato il nome di Capanna Maniva.
Nel 1933 la Sezione decise di migliorarne la ricettività con una serie di lavori che trasformarono il rustico edificio in un grazioso e confortevole alberghetto.
La capacità ricettva passò da 25 a 42 posti letto distribuiti in stanzette da tre letti; la sala da pranzo poteva contenere fino a 100 persone.
Il debito contratto dalla Sezione per la ristrutturazione fu molto oneroso per le casse della Sezione. Intervenne personalmente, con grande generosità, l’allora presidente Carlo Bonardi; la Sezione, per riconoscenza, dedicherà al rifugio il suo nome.
Nel 1959 venne rifatto il tetto ma l’alluvione del settembre 1960 lo distrusse completamente. I lavori di riparazione tardarono ad arrivare per mancanza di manodopera specilizzata e nei due mesi di stallo le insistenti piogge autunnali provocano al rifugio, ancora scoperchiato, la distruzione di molti arredi; verrà poi riparato prima dell’arrivo dell’inverno.
Nel 1971 si eseguirono lavori di ristrutturazione e ammodernamento dell’intero edificio. Nel 1975 venne restaurata la vicina chiesetta che purtroppo, l’anno seguente, una tromba d’aria scoperchierà completamente.
Ma le disgazie al rifugio Bonardi ebbero il suo apice nel 1992 quando un incendio distrusse completamente il rifugio e tutti gli arredi; la Sezione ne decise l’abbandono.
Nel 2006 la famiglia Lucchini rilevò la proprietà ed iniziò subito i lavori di restauro che trasformarono i ruderi in un Hotel di lusso.


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