Soldini Montanaro Elisabetta (Rifugio)

Soldini Montanaro Elisabetta (Rifugio)

Soldini Montanaro Elisabetta (Rifugio)

Dopo la seconda Guerra Mondiale e terminato il gravoso impegno del ripristino dei propri rifugi la sezione CAI di Milano volle rafforzare la propria presenza sull’arco alpino con una nuova struttura in Val Veny. Voluto dall’ing. Mario Giuseppe Soldini per ricordare la moglie Elisabetta Montanaro, cui è intitolato, e la sorella Teresa Grandi, caduta in montagna. Fu inaugurato nel 1953 e donato alla Sezione che, per espresso desiderio del donatore, lo affidò alla Sottosezione Tecnomasio. Il rifugio, già allora all’avanguardia per concezione e soluzioni tecnologiche adottate per l’utilizzo di fonti d’energia alternative e rinnovabili, nel 1983 è stato oggetto di un’importante ristrutturazione che lo ha dotato di moderni servizi e di un ampio locale invernale.


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