Albergo Lavazè (privato)
Albergo Lavazè
La storia dell’Albergo Lavazè si intreccia all’attività irredentista della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini).
La Val di Fassa era tradizionalmente legata al Sudtirolo, anche il clero anticamente faceva capo al vescovo di Bressanone e non a quello di Trento.
La SAT non perdeva occasione per acquisire influenze nella Val di Fassa, ma l’intento trovò non pochi ostacoli, non è un caso che nel territorio ci sono pochi rifugi della SAT rispetto ad altre zone del Trentino; anche i soci sono sempre stati numericamente inferiori rispetto ad altre valli.
Nel giugno del 1923 la DuÖAV cerca di aggiudicarsi l’affitto dell’Albergo, di proprietà del Comune di Varena, tramite Christomannos. La SAT riuscì però ad aggiudicarsi la gestione con un albergatore di Trento, Ferdinando Pisetta, incaricato dalla SAT di agire per conto dello stesso Sodalizio. Alla fine l’Albergo viene assegnato in affitto alla SAT, che intervenne con lavori di manutenzione e arredamento.
Nel 1903 il rifugio venne inaugurato dalla SAT alla presenza di 300 soci. La storia si complica nel primo dopoguerra, ma la SAT riesce a mantenerne la gestione fino al termine degli anni venti. Successivamente l’Albergo passa in mano di privati e cambia nome in Sport Hotel Lavazè.