Volpi Giuseppe al Mulaz (Rifugio)

Volpi Giuseppe al Mulaz (Rifugio)

Volpi Giuseppe al Mulaz (Rifugio)

Agli inizi del ‘900 la notevole attività alpinistica sulla parte settentrionale delle Pale di San Martino richiede i presupposti per la costruzione di un punto d’appoggio in zona. Al progetto sembra inizialmente interessata la sezione DuÖAV di Dresda, ma la sezione del CAI di Venezia, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Falcade, precede sul tempo l’iniziativa degli austriaci.
Nell’ottobre del 1906 Giovanni Chiggiato, presidente del CAI di Venezia, con Agostino ed Emanuele Murer sale nell’alta valle del Focobon per scegliere la località idonea alla costruzione del rifugio; si decide di erigerlo nei pressi del Passo Mulaz a pochi metri dall’allora confine di stato.
Venne così inaugurato già nel 1907. L’anno successivo, la guida Agostino Murer, gestore del rifugio assieme alle guide di Primiero, traccia il sentiero delle “Farangole” che collega il Mulaz al rifugio Rosetta.
Nel corso della prima Guerra Mondiale il rifugio viene occupato dagli Alpini e dalla Fanteria. Nel periodo della seconda Guerra Mondiale il rifugio viene comunque tenuto aperto ed i tedeschi vi salgono più volte. Dal 1946 inizia la gestione di Silvio Adami, guida alpina anch’esso, il rifugio venne nuovamente ampliato, raggiungendo la capacità di pernottamento ad oltre cinquanta persone. Viene intitolato al Conte Giuseppe Volpi di Misurata. Il trasporto a spalle delle vivande e della legna, che veniva effettuato in spalla da Falcade, cede il passo alla teleferica.


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