Giuriolo Toni (Rifugio) già Rifugio di Campogrosso, già Rifugio Olinto De Pretto (privato)

Giuriolo Toni (Rifugio) già Rifugio di Campogrosso, già Rifugio Olinto De Pretto

Giuriolo Toni (Rifugio) già Rifugio di Campogrosso, già Rifugio Olinto De Pretto

Nel marzo del 1920 vi fu una richiesta da parte di alcuni soci delegati del CAI di Schio, Conte e Buscolini, per la cessione dell’ex casermetta della Guardia di Finanza che sorgeva a Campogrosso; abbandonata e divenuta inutile dopo lo spostamento del confine nazionale.
Avuto il parere favorevole da parte del R. Commissario e del Segretario di Recoaro si cercò di affrettare il passaggio di proprietà per il timore che altre società ne volessero entrare in possesso, dato che l’ex caserma sorgeva in posizione strategica, riparata e servita da una strada carrozzabile.
Portata a termine la parte burocratica, l’impegno per la risistemazione del futuro rifugio Campogrosso si allentò perché risultava più pressante la sistemazione del rifugio sul Pasubio.
Nel frattempo era morto inaspettatamente Olinto De Pretto, dirigente molto attivo nella Sezione, a cui poi la stessa decise di intitolarne il nuovo rifugio.
I lavori iniziarono nel 1923 concordando la ristrutturazione con Celeste Busellato, titolare di una impresa edile locale, in cambio delle conduzione per tre anni del rifugio; l’inaugurazione avvenne il 24 giugno del 1923.
L’accordo economico con Busellato si prolungò per alcuni anni a seguire, dovuto alle scarse risorse finanziarie della Sezione che si vedrà costretta poi a cedere il rifugio, prima parzialmente e poi interamente al CAI di Vicenza, cambiandone il nome con quello Toni (Antonio) Giuriolo, eroe della Resistenza vicentina; la vendita è servita a coprire le spese per i lavori del rifugio Papa sul Pasubio.
Nel 1984 il CAI di Vicenza lo vendette ad un gruppo di amici tutti volontari del Soccorso Alpino di Recoaro e Valdagno. La nuova società investì notevoli risorse per modernizzare il rifugio con la realizzazione di impianti approvvigionamento idrico, fognature e corrente elettrica, nonché l’ampliamento del rifugio.
La società Alpe di Campogrosso lo gestì per un ventennio per poi cederlo ad altra società.
Attualmente il rifugio di Campogrosso è di proprietà privata della famiglia Ferro.


4 Risposte

  1. Peserico Redento ha detto:

    La storia è incompleta…. nel 1984 il CAI di Vicenza lo vende ad un gruppo di amici tutti volontari del Soccorso Alpino di Recoaro e Valdagno. La nuova società investire notevoli risorse per modernizzare il rifugio con la realizzazione di impianti approvvigionamento idrico, smaltimento rescuing e corrente elettrica, nonché l’ampliamento del rifugio. La società Alpe di Campogrosso lo gestisce per 20 anni per poi cederlo ad altra società.

    1. Alberto Zanellato ha detto:

      grazie per l’integrazione Peserico

  2. francesca zambon ha detto:

    ho alcuni negativi che recano la data 3 marzo 1940 coppa vicenza . i pettorali degli sciatori hanno la scritta U. V E. . è possibile sapere di che scritta si tratta? grazie
    francesca zambon
    vicenza

    1. Alberto Zanellato ha detto:

      Ciao Francesca mi spiace ma non so come aiutarti

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