Andolla (Rifugio) già Rifugio Edison

Andolla (Rifugio) già Rifugio Edison

Andolla (Rifugio) già Rifugio Edison

Nel 1921 viene costituita a Milano la Società Anonima Forze Idrauliche Valle Antrona, con il preciso compito di sfruttare le acque del bacino imbrifero montano (la parola imber = pioggia, deriva dal latino ed indica una zona che raccoglie le acque piovane) dell’Ovesca, con la creazione degli impianti di Campliccioli, Lago di Antrona, Camposecco, Cingino e Bacino dei Cavalli.
La costruzione di quest’ultima opera sarà decisiva per la nascita del rifugio Andolla.
Anche se l’interesse ad avere un punto d’appoggio nella zona si rendeva necessario, le associazioni alpinistiche locali non potevano sostenere l’onere finanziario di una simile impresa.
L’offerta di accollarsi il costo della costruzione del rifugio venne proposta alla dirigenza Edison, che grazie alla figura dell’ing. Prandolini, direttore degli impianti a Cheggio, se ne fece carico ed il sogno divenne realtà.
I lavori furono portati a termine nel 1924. Una solida costruzione rettangolare in pietra locale di otto metri di lunghezza per quattro di larghezza, l’interno diviso in due locali: la cucina, un dormitorio, un soppalco in legno che fungeva anch’esso da dormitorio, portava la capienza a quaranta posti letto.
L’Edison, oltre alla struttura fornì anche la stufa, i tavoli e del vasellame.
Il rifugio venne inaugurato il 19 luglio 1925 con il nome “Edison”. Il discorso ufficiale fu tenuto dal dott. Rondolini che come pulpito scelse il tetto del rifugio. Non mancò di sottolineare l’importanza dell’opera, e ringraziare quanti ne avevano reso possibile la costruzione, tra cui i dirigenti dell’Edison presenti: l’ing. Calciati, l’ing. Prandolini e il geom. Forti.
Ci fu poi la consegna simbolica delle chiavi alle associazioni alpinistiche locali: la U.O.E.I. di Villadossola e la S.E.O.-CAI di Domodossola.
Gli anni ’30 per il rifugio furono difficili, le associazioni alpinistiche proprietarie dell’immobile non riescono a far fronte nemmeno alle spese di ordinaria manutenzione e con l’inizio della seconda Guerra Mondiale le cose andarono peggiorando. Infissi divelti, atti di vandalismo, razzia delle suppellettili, gli animali selvatici che entrarono a cercare riparo ridussero il rifugio ad una stalla lercia di escrementi.
Nel 1945, in un censimento eseguito dalla sede Centrale del CAI per controllare lo stato dei propri manufatti, “l’Edison” risultava fortemente danneggiato e non più agibile.
Fortunatamente in quell’anno a Villadossola nasceva la locale sezione del CAI. Le due associazioni UOEI e la SEO-CAI cedettero la proprietà alla neonata Sezione che si adoperò a ripristinare il rifugio; il 5 luglio 1953 venne inaugurato e rinominato “Andolla”.
Il rifugio ebbe mantenuta inalterata la struttura esterna, mentre l’interno fu completamente rifatto e ridotto il numero di posti letto a 17.
Con il passare degli anni si resero necessari una serie di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il problema dell’energia elettrica fu risolto grazie ad un impianto idroelettrico a turbina mossa dalle acque deviate dal ruscello nei pressi del rifugio, con un salto di un centinaio di metri era in grado di produrre 5 KW che servivano per l’illuminazione di tutto il rifugio ed il riscaldamento della cucina.
Negli anni il rifugio era sempre più frequentato e necessitava di altri posti letto.
Agli inizi degli ’70 venne costituito un Consorzio tra il Comune di Antrona, gli alpigiani di Andolla e la sezione CAI di Villadossola, con lo scopo di favorire lo sfruttamento dell’alpe, e grazie ad un contributo del Ministero dell`Agricoltura e Foreste, venne costruito uno “stallone”, un edificio in grado di ospitare una stalla, i locali per la lavorazione del latte e l’alloggio dell’alpigiano.
Per i primi anni nessun pastore sfruttò l’impianto, alla Sezione fu concesso di utilizzare il manufatto per alloggiare eventuali frequentatori, quando il rifugio era al completo.
Agli inizi degli anni ’80 lo stallone venne utilizzato per lo scopo per cui era sorto e non poté essere più sfruttato come dependance dell’Andolla.
Nel 1982 venne redatto un progetto per un nuovo rifugio e, risolto il problema principale di reperimento dei finanziamenti, iniziarono i lavori.
Il nuovo rifugio Andolla, in grado ora di ospitare 59 persone, fu inaugurato il 14 settembre 1986.
Nel 1990 comparve la figura del gestore che sino ad allora era affidata ai consiglieri sezionali che ne seguivano la conduzione nel periodo estivo.


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